FUOCHI SULLA COLLINA, Andrea Scanzi & Filippo Graziani

fuochi caram

Non è facile crescere; non deve essere stato semplice per Filippo Graziani diventare uomo e musicista. Suo padre era un artista (geniale e irregolare) che ha lasciato musica e parole da ascoltare ancora, o più che mai, oggi. Per chi lo ha amato è di certo presenza continua; per un figlio che trova nella musica la propria strada, è inevitabile che sia altrettanto continuo il confronto. Perché “a volte anche le cose belle fanno male”

Filippo, lo ha raccontato, da ragazzo non ascoltava molto le canzoni del padre; poi gli esordi, la chitarra e i tour, New York, il cantautorato… L’attualità del musicista – dell’uomo? – sembra rivelare l’accettazione del dolore, soprattutto, della fatica, senz’altro, e la forza di non ritrarsi di fronte al bellissimo ricordo di Ivan Graziani, così vivido anche nei suoi amici di Urbino (la città in cui pure Filippo ha vissuto da studente).

Questa è la strada maestra, che può essere esempio: passo dopo passo, con mattoni solidi, Filippo Graziani si è costruito la propria casa musicale, rispettosa, omaggiante, autentica. Non c’è traccia di demoni.

Credi in me è il suo nuovo singolo e presto uscirà un album di inediti; noi lo aspettiamo. Ora lo si può ascoltare chiudendo gli occhi assistendo a Fuochi sulla collina, l’incontro-spettacolo portato a teatro con Andrea Scanzi, la “terza” voce che fa vibrare le assi del palco. È una serata speciale intensa e divertente (regia di Gigi Bischi) in cui la memoria è un’emozione; nell’appuntamento di Urbino, il 14 febbraio al Teatro Sanzio, hanno vibrato anche le storie di chi ha conosciuto Ivan e non lo dimentica, non lo celebra, lo innalza.

Lo speciale di Tele2000 (regia di Alessandro Tontini)